Additiva o riduttiva? Quando e perché ricorrere alla mastoplastica

Additiva o riduttiva? Quando e perché ricorrere alla mastoplastica

Un po’ di cose che forse non sai sulla mastoplastica…

Il seno è uno dei punti del corpo che maggiormente fanno sentire una donna sensuale, purché proporzionato al resto del corpo e dalla forma armonica. Non sempre però specchiandosi la donna è soddisfatta di ciò che vede, alle volte giungendo a risentirne anche psicologicamente. Problemi che sorgono non soltanto quando il seno è considerato troppo piccolo o svuotato a causa di una perdita importante di peso o in seguito all’allattamento; anche avere un seno troppo abbondante può far sentire a disagio la donna in numerosi momenti della sua vita (attività sportiva, sfera sociale, vita sessuale). In questo caso, poi, possono subentrare anche numerosi problemi fisici (dermatiti e ulcerazioni in corrispondenza delle spalline del reggiseno e nella piega sottomammaria; dolore alla schiena, alla regione cervicale e a quella lombare; dolore alla regione mammaria; cefalee; problemi di respirazione). Disagi fisici e psicologici che possono essere risolti sottoponendosi a una mastoplastica.

Scegliere la nuova forma del seno

Sia in caso di aumento del volume del seno (mastoplastica additiva) sia in caso di una sua diminuzione (mastoplastica riduttiva), l’intervento è preceduto da una visita in cui il chirurgo plastico guida la paziente nella scelta della nuova forma e dimensione da dare alle mammelle. Un passaggio importante questo per far sì che il nuovo seno sia di dimensioni adeguate al fisico, abbia una forma naturale e che nel post operazione sia percepito dalla paziente come il “proprio” seno.

Come si svolge la mastoplastica additiva

La mastoplastica additiva è effettuata mediante l’inserimento di protesi in silicone, concordate precedentemente con la paziente. Le protesi si differenziano per forma – rotonda (per un aumento moderato su forma armonica o per un seno svuotato o cadente), a goccia (profilo anatomico per un effetto molto naturale) oppure ergonomica (anatomica e rotonda allo stesso tempo) – e per la loro superficie esterna, che può essere liscia o rugosa (protesi lisce o testurizzate).

Le protesi vengono inserite attraverso l’areola, il solco sottomammario oppure attraverso la regione ascellare; vie di accesso, queste, che permettono di avere incisioni poco visibili.

La mastoplastica additiva viene eseguita in anestesia generale e può essere eseguita in day surgery o con il ricovero per una notte, mentre il ritorno a una vita normale richiede tra i 10 e i 20 giorni.

Come si svolge la mastoplastica riduttiva

La mastoplastica riduttiva consiste nell’asportazione del tessuto mammario in esubero a cui segue il fissaggio della ghiandola in una posizione più alta e la ricollocazione dell’areola-capezzolo nella posizione adeguata. Se la quantità di tessuto da asportare è poco l’incisione può essere effettuata solo intorno all’areola, se la riduzione è invece di medie o grandi dimensioni l’incisione scende in verticale fino al solco sottomammario e orizzontalmente lungo la piega del seno. Le cicatrici sono permanenti ma generalmente poco visibili nel tempo. Le modalità di intervento per la mastoplastica riduttiva sono le stesse dell’additiva: anestesia generale, day surgery o ricovero per una notte e 10-20 giorni per il recupero.

Se non sei soddisfatta del tuo seno e vuoi sottoporti a un intervento di mastoplastica chiedi la consulenza della Dott.ssa Chiara D’Aloja, Specialista in Chirurgia Plastica Estetica e Ricostruttiva. La Dott.ssa D’Aloja visita ad Arbizzano di Negrar (Verona) presso il Poliambulatorio Specialistico D’Aloja (via Torino 30/B). Telefona allo 045.7501263 e al 3316341124 o manda un’email a info@studiodaloja.it per prenotare la tua visita. Gli interventi chirurgici in anestesia generale sono invece eseguiti presso la Casa di Cura Privata Polispecialistica “Dott. Pederzoli” a Peschiera del Garda (Verona).