Ecografia: la prevenzione ad ampio raggio

Ecografia: la prevenzione ad ampio raggio

Se stai leggendo questo articolo, probabilmente hai una buona cultura in ambito sanitario e ti interessa allargare le tue conoscenze in materia. Hai a cuore la tua salute e cerchi di salvaguardarla mettendo in pratica tutte le misure di prevenzione che conosci.

Hai uno stile di vita sano, eviti gli eccessi alimentari e quando puoi cerchi di fare un po’ di moto. Conosci i principali fattori rischio e per questo cerchi di evitare il fumo, l’uso eccessivo di alcol e il sovrappeso. Di tanto in tanto vedi il tuo Medico di famiglia, misuri la pressione arteriosa e fai qualche esame del sangue, in particolare per controllare la glicemia e la tiroide (in famiglia e fra i tuoi amici più di uno ha problemi in questi ambiti).

Curi l’igiene dentale e vai regolarmente dal tuo Dentista.

Quando puoi partecipi alle iniziative che ti vengono proposte, come pap test, screening mammografico, ricerca del sangue occulto fecale, le varie giornate di prevenzione, ecc.

Ti è già capitato in passato di essere sottoposto a qualche esame radiografico o TAC, ma sai che si usano radiazioni ionizzanti e che per questo è meglio farne meno possibile.

Hai avuto a che fare anche con la RM (che usa campi elettromagnetici e non radiazioni), ma sai che è un esame molto costoso con indicazioni di accesso abbastanza rigide; e poi, anche se non soffri di claustrofobia, non ti piace proprio restare per tanto tempo nel “tubo” con quel rumore martellante.

Dell’Ecografia invece hai un ricordo piacevole, forse perché è stato il primo modo con cui hai potuto vedere il tuo bambino – quando era ancora piccolo come un fagiolo – e lo hai seguito nel crescere fino alla nascita. Ricordi ancora l’emozione che hai provato nel vedere pulsare il suo cuoricino e addirittura sentirne il battito; vederlo agitare mani e piedi, e saltare nel pancione prima ancora di riuscire a percepirne i movimenti.

E poi ricordi quando, ancora piccolissimo, gli hai fatto fare l’ecografia delle anche per escludere che avesse una displasia non rilevabile clinicamente.  A proposito, prima di allora non lo sapevi ancora, ma il tuo pediatra Ti ha detto che grazie a questo esame sono praticamente scomparsi i casi di bambini che in passato diventavano zoppi per la lussazione di un’anca.

Che bella l’Ecografia, non fa male, niente tubi endoscopici e niente iniezioni; tutt’al più un brividino per il gel fresco, ma se lo scaldano non c’è neppure quello.

E poi non è neppure tanto difficile riuscire a farla; è vero, in Ospedale c’è un bel po’ da aspettare, ma se la fai privatamente trovi subito, e i costi sono accessibili praticamente a tutti.

Adesso che ci pensi, sai bene che con l’ecografia si può studiare quasi tutto il corpo umano (con eccezioni ben conosciute come l’encefalo, i polmoni, l’interno delle ossa ecc.).

E sai che si possono fare tante diagnosi anche “difficili”, a patto di rivolgersi a Specialisti con grande esperienza, cosa che rende l’ecografia molto “operatore – dipendente” come si dice in termini medici, molto più di altre metodiche di Imaging. In effetti con l’Ecografia la diagnosi si forma nella mente dello Specialista nel momento stesso in cui si fa l’esame e a poco o nulla serve rivedere a distanza le immagini.

Innocuità e versatilità rendono l’Ecografia adatta, più di tante altre metodiche, alla prevenzione “ad ampio raggio” cioè rivolta a tanti distretti corporei contemporaneamente, sia per identificare alterazioni che non sono ancora malattia (ma che potrebbero diventarlo), sia malattie vere e proprie che, se diagnosticate in fase iniziale, possono essere curate meglio ed in modo radicale.

Dott. Emilio Barbi
Specialista in Radiologia ed Ecografia

Per maggiori informazioni vai al sito Studio D’Aloja