Filler e tossina botulinica.. sicuri di sapere tutto?

Filler e tossina botulinica.. sicuri di sapere tutto?

I trattamenti di medicina estetica sono ormai sempre più richiesti, senza limiti di età né di sesso. Le persone si avvicinano sempre più a questo mondo alla ricerca di migliorare le proprie piccole imperfezioni del viso e del corpo, puntando su trattamenti che siano il più possibile mini-invasivi, rapidi e che consentano un’immediata ripresa alla vita sociale.

Ma sappiamo davvero in che cosa consistono questi trattamenti? Spesso c’è molta confusione fra i termini “filler”, “botox”, “acido ialuronico”.. Proviamo a fare un po’ di chiarezza.

Filler e acido ialuronico sono sinonimi?

Non proprio. O meglio, l’acido ialuronico è un tipo di filler, forse quello maggiormente utilizzato, di cui disponiamo oggi. Di acidi ialuronici ne esistono diversi tipi, con caratteristiche di fluidità, di elasticità e di viscosità diverse, che ci consentono di effettuare differenti trattamenti nelle diverse aree del viso e del corpo. La parola “filler” si riferisce semplicemente all’atto di “riempire”, che si tratti di volumi, di solchi approfonditi o di rughe.

Esistono quindi anche filler non a base di acido ialuronico?

Sì, nonostante l’acido ialuronico sia il prodotto più largamente utilizzato e diffuso, esistono altre sostanze altrettanto valide che possono essere utilizzate come filler, come ad esempio l’idrossiapatite di calcio, il collagene fino ad arrivare agli ultimi biofiller a base di carbossimetilcellulosa. Prodotti validi che trovano indicazione in specifiche situazioni cliniche.

E quindi come scegliere il prodotto giusto?

Durante il colloquio con il paziente vengono individuate le specifiche esigenze dello stesso. Sarà poi compito dello specialista utilizzare il prodotto corretto che venga incontro alle richieste del paziente in termini di risultati e di durata del trattamento, tenendo conto delle caratteristiche anatomiche personali, dell’entità dell’imperfezione da correggere e della qualità dei tessuti da trattare.

Prodotti diversi per difetti diversi?

Certamente. Non si può pensare di utilizzare un unico prodotto per tutto. Se l’obiettivo è ad esempio ripristinare il volume di uno zigomo, si dovrà utilizzare un prodotto maggiormente denso, che mantenga la proiezione voluta e che sia piuttosto statico nel tempo. Cosa diversa invece se si vuole ridefinire il profilo o il volume delle labbra. In questo caso si dovrà utilizzare un prodotto più elastico, malleabile, che assecondi i movimenti naturali della bocca e che si armonizzi con essa. Se invece interessa ridonare elasticità e idratazione alla pelle del viso e del collo, utilizzerà un prodotto di “biorivitalizzazione”, come ad esempio un acido ialuronico specifico che ha la caratteristica di essere estremamente fluido, che diffonda nei tessuti e si distribuisca uniformemente senza dare volume.

Quanto durano i risultati?

Dipende dal prodotto utilizzato. In generale possiamo affermare che un acido ialuronico di ultima generazione e di media densità ha una durata di circa 8-10 mesi. Ma esistono prodotti anche di maggior durata, come ad esempio quelli utilizzati per il cosiddetto “rinofiller”, il trattamento cioè delle alterazioni del profilo del naso, senza necessità di ricorrere alla chirurgia.

E la tossina botulinica? Anch’essa gonfia?

Assolutamente no. La tossina botulinica rilassa la muscolatura responsabile delle più comuni rughe d’espressione, come ad esempio le cosiddette “zampe di gallina” attorno agli occhi o le rughe della fronte e della regione glabellare, quella che si trova fra le sopracciglia e che ci conferisce un aspetto “corrucciato”.

Ma l’effetto della tossina botulinica è quindi “paralizzante”?

Se l’infiltrazione viene eseguita nei piani anatomici corretti e nei dosaggi appropriati, l’effetto è assolutamente naturale.

L’utilizzo di questa molecola ci consente di “aprire l’occhio”, di rilassare lo sguardo e in generale tutto il terzo superiore del volto, mantenendo però la nostra espressività. Avremo solo un aspetto più fresco e riposato.

E si possono utilizzare trattamenti combinati, come acido ialuronico e tossina botulinica insieme?

Certo che sì. Se ad esempio una ruga d’espressione del terzo superiore del volto è particolarmente profonda, è preferibile iniziare sempre il trattamento con l’infiltrazione di tossina botulinica che ci consente, nell’arco di 15 giorni circa, di rilassare la muscolatura sottostante. Già questo effetto nella maggior parte dei casi è più che sufficiente per ottenere il risultato desiderato. Nei casi in cui però sia necessario intervenire ulteriormente, si può procedere a due settimane di distanza ad infiltrare un minimo quantitativo di acido ialuronico direttamente nella ruga interessata.

Si ottiene così un effetto sinergico dei due prodotti che agendo su piani anatomici diversi e con differenti meccanismi d’azione amplificano l’effetto l’uno dell’altro.

C’è spesso oggi molta diffidenza e timore nei confronti dei trattamenti di medicina estetica. Un timore giustificato?

La prerogativa per ottenere risultati armonici e naturali è affidarsi ad esperti del settore. Pur trattandosi di trattamenti ambulatoriali, possono essere anch’essi gravati da piccole complicanze o da risultati diversi da quelli attesi. Accurata conoscenza anatomica, studio del paziente, personalizzazione del trattamento e utilizzo di prodotti altamente sicuri e performanti: questi sono i punti cardine.

Niente stravolgimenti quindi?

Non fanno parte del mio modo di operare. Quello che dico sempre ai miei pazienti è che per me il più grande successo è che chi li incontra per strada dica loro frasi come “come ti trovo bene! che bell’aspetto riposato che hai!”.

Naturalezza e armonia sono i punti chiavi di una medicina estetica moderna.

Dott.ssa Chiara D’Aloja
Specialista in Chirurgia Plastica, Ricostruttiva ed Estetica