L’attenzione alla Microcircolazione del sangue

L’attenzione alla Microcircolazione del sangue

C’è sempre più attenzione sul ruolo della Microcircolazione nel mondo medico, perché è alla base di tante patologie “idiopatiche” (senza causa apparente) nelle quali occorre prendere in considerazione ogni cosa che può far migliorare le condizioni di salute del paziente. Fisiologicamente la Microcircolazione viene compromessa da una moltitudine di fattori. Nasciamo con un “potenziale 100” di salute, e via via, ogni giorno, ci “giochiamo” qualche percentile per cause imputabili all’inquinamento ambientale, alimentare ecc…

Virus, batteri e malattie di vario tipo intaccano la nostra “riserva di salute”, riducendo il nostro potenziale fino a portarci, inevitabilmente alla morte.

Mio figlio mi ha chiesto: ma è vero che potremmo campare fino a 120 anni?

Sì, gli ho risposto! Alla nascita, chi più chi meno, ci si trova con 100 colpi da sparare… …e come in un videogioco, quando li hai sparati tutti: “game-over”.

Ma, nella metafora, abbiamo toccato un argomento spinoso: la nascita.

Non tutti nascono con questo “potenziale 100”… vuoi per un progetto non perfetto (qualche alterazione genetica), vuoi per qualche problema nella gestazione, o nell’atto della nascita in senso stretto (basti pensare all’anossia in cui alcuni bimbi incidentalmente incappano durante il parto e alle drammatiche conseguenze che questa momentanea mancanza di ossigeno può determinare). Molte sono le “occasioni”, per giocarsi qualche cartuccia… fin da subito!

Nella nostra vita piena di insidie, subiamo colpi, alcuni li pariamo, alcuni li attutiamo, alcuni ci feriscono profondamente, altri irrimediabilmente. Ma in tutta questa guerra per la sopravvivenza c’è un attore sempre sul palco: il microcircolo.

Quando ci poniamo il problema se in una patologia può essere utile un farmaco o l’altro, diamo per scontato un sacco di cose. Come fa il farmaco ad arrivare fino all’obiettivo da raggiungere? Introduciamo il farmaco (ma potrebbe essere anche un integratore, o un rimedio di altro tipo, ma anche la stessa alimentazione) in bocca, o in vena, e confidiamo che arrivi all’obiettivo da raggiungere, ovvero al “target”. 

Tutto questo lavoro di traghettamento del principio attivo al target viene svolto dalla “circolazione sanguinea”, che dapprima con vasi importanti, poi con vasi via via più piccoli, si diffonde in ogni angolo dell’organismo fino ad arrivare con capillari minuscoli (grandi un centesimo di un capello) al target.

Dovete pensare al microcircolo come ad un postino con la sua motoretta… Arriva fino al domicilio del destinatario ed imbuca nella cassetta delle lettere proprio ciò che era indirizzato a quello specifico destinatario.

È ovvio che, se nessuno porta la “busta” fino al domicilio, non si potrà beneficiare del contenuto. (sì, lo so che quello del postino, di questi tempi, è l’esempio più antipatico che potessi prendere, ma rende l’idea).

Ora, capita l’importanza del microcircolo, dobbiamo pensare che il “ruolo del postino” descrive bene solamente il tragitto in andata (ovverosia il microcircolo arterioso).

Ora pensiamo anche al ritorno. 

Il nostro “target” è la cellula (…qualsiasi cellula!)  il postino (microcircolo arterioso) ha portato tutto quello di cui aveva bisogno (ossigeno, nutrienti, principi attivi dei farmaci) alla cellula.

Ma ora pensate alla cellula come ad una casa, ad un ufficio, ad una piccola fabbrica in cui vengono svolte delle attività. Queste attività comportano la produzione di rifiuti (scorie, cataboliti, anidride carbonica) che devono essere portati fuori dalla cellula stessa. Immaginate di non riuscire a portar fuori la spazzatura… oppure a riuscire solo a posizionarla davanti alla porta di casa e che continui ad essere accumulata lì, per giorni …mesi, …anni!

A questo punto, la vostra spazzatura complicherà talmente tanto la vita della casa, che renderà l’aria invivibile, il puzzo infernale… e, per giunta, renderà difficile al “postino” portare anche quello di cui avete bisogno per far funzionare la cellula. 

Nella sua componente di ritorno (microcircolo venoso) dopo l’attimo in cui il “postino” consegna quel che deve consegnare, un solo istante dopo, sulla stessa stradina, riparte “l’omino ecologico”, con il suo carico di spazzatura, per sgomberare la casetta da tutto quel che non serve più.

Incredibile vero? 

Incredibilmente semplice… ed incredibilmente sconosciuto questo processo elementare.

Si tratta di “fisiologia”. Una materia trasversale e che regola le sottili leggi del funzionamento di tutti i sistemi viventi.

Ora pensiamo ad un ultimo passaggio chiave, prima di salutarci per la prossima puntata… Abbiamo detto che possiamo immaginarci il microcircolo arterioso come al “postino” che porta tutto quel di cui ha bisogno la cellula, e il microcircolo venoso come “all’omino ecologico” che porta via la spazzatura. Ok?

Si, ma questo avviene per tutte le cellule… per ogni cellula… anche per quelle dei grossi nervi (si chiamano “vasa-nervorum”) ed anche per quelle dei grossi vasi (si chiamano “vasa-vasorum”). Sì, avete capito bene: i grossi vasi, sono irrorati/nutriti/drenati dai piiiiccccoli vasi che si chiamano Microcircolazione!

È importante la Microcircolazione?

Vogliamo conoscerla meglio e capire come “ricaricare il nostro caricatore” anche quando abbiamo sparato qualche cartuccia di troppo?

Dr. Nicola Dacomo
Fisioterapista

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